La Valle dell’Orta è una riserva naturale regionale situata in provincia di Pescara e appartenente al territorio comunale di Bolognano. L’area prende il nome dal fiume che l’attraversa, un affluente di destra del fiume Pescara, che a sua volta sfocia nel Mar Adriatico.
Il parco naturale occupa una superficie di 378 ettari che si estendono lungo la vallata che circonda il fiume Orta, ed è stato inglobato nel Parco Nazionale della Majella.
La riserva offre paesaggi mozzafiato e svariati punti d’interesse, come le numerose grotte, la Cascata della Cisterna, che crea una splendida piscina naturale, dei suggestivi canyon carsici (chiamati “luchi” oppure “marmitte”) e le rapide di Santa Lucia.
L’area è facilmente raggiungibile a piedi dal centro di Bolognano, attraverso una rete di sentieri percorribile anche dagli escursionisti meno esperti.
Il punto più alto della valle si trova a 1.300 metri d’altezza, con un pendio del 4%.
La valle dell’Orta è uno snodo turistico strategico, oltre che un sito naturale unico nel suo genere, in quanto occupa una posizione ideale per raggiungere in pochi minuti località come Roccacaramanico, Sant’Eufemia a Majella, Caramanico e il guado di San Leonardo.
Grazie alla sua posizione la vallata è considerata la “porta d’ingresso” del Parco Nazionale della Majella, grazie anche alla sua vicinanza con il centro abitato e all’accessibilità delle sue bellezze naturali, meta di escursionisti più o meno esperti ma anche di appassionati di sport estremi.
La vallata ha una popolazione totale di circa 10.000 abitanti, la maggior parte dei quali sono artigiani, contadini e pastori. L’area è infatti ricca di pascoli verdi, che consentono di allevare al meglio il bestiame e produrre di conseguenza prodotti caseari, salumi e lana di altissima qualità.
Le grotte della Valle dell’Orta
Sin dalla preistoria la valle dell’Orta era abitata dall’uomo, che trovava rifugio all’interno delle numerose grotte che puntellano la riserva.
Situate sia sul versante di San Valentino che su quello di Bolognano, attualmente queste grotte si trovano a 50-60 metri sopra il livello del fiume, che probabilmente anticamente le lambiva.
Alcune di esse sono diventate famose grazie al ritrovamento di pitture rupestri e altri reperti risalenti al Neolitico. Le principali grotte della valle sono:
Grotta scura: il nome di questa splendida costruzione naturale scavata dall’uomo preistorico deriva dalla sua scarsa luminosità interna, che l’ha resa rifugio e luogo di riproduzione di un’importante colonia di pipistrelli.
In questa grotta, localizzata sul versante di Bolognano, sono stati ritrovati importanti resti di un insediamento umano risalente al Neolitico e appartenente alla cosiddetta “cultura di Catignano”. E’ raggiungibile a piedi in quanto vicina al centro cittadino di Bolognano ed offre un panorama di grande impatto.
Per recarsi alla grotta bisogna raggiungere la chiesa della Madonna del Monte, in contrada Santa Liberata, e imboccare da lì il sentiero segnalato che porta, in pochi minuti, alla spettacolare apertura ad arco della grotta. E’ possibile attraversare per intero i 380 metri che ne definiscono la lunghezza, ma si consiglia di attrezzarsi con torce e pile di ricambio.
Una grande apertura laterale si apre sulla valle, ritagliando una terrazza-belvedere da cui godere di un panorama mozzafiato.
Grotta dei piccioni: il suo nome deriva dal fatto che, anticamente veniva utilizzata per allevare e catturare piccioni.
Per raggiungere questa grotta sono sufficienti soli 20 minuti di camminata a partire dal centro di Bolognano. La spelonca si apre su una parete rocciosa che scende a picco sulla valle dell’Orta ed è uno dei siti archeologici più importanti d’Abruzzo per quanto riguarda l’era del Neolitico.
All’interno delle due aree che la compongono infatti, sono stati ritrovati moltissimi reperti risalenti anche a 6.500 anni fa. La zona circostante era usata come sede per villaggi di capanne che si estendevano fino alle rive del fiume, anticamente usato come santuario.
All’interno di una grotta sono ancora visibili i resti ossei di un bambino preistorico, probabilmente sacrificato durante un rito propiziatorio in onore della Madre Terra.
La Grotta dei piccioni è normalmente chiusa al pubblico, per tutelarne al meglio gli ambienti, ma è possibile prenotare una visita guidata rivolgendosi alla cooperativa Majambiente oppure all’ufficio informazioni del Parco di Bolognano.
Altre grotte visitabili in zona sono la Grotta dello Scalandrone, la Grotta della Pretara, la Grotta della Polvere, la Grotta del Santo e la Grotta del Gatto. Quest’ultima, situata nel territorio di Piano d’Orta, fu scoperta nel 1964 ed ospita uno straordinario complesso di pitture rupestri schematiche risalenti all’età del Bronzo e del Ferro.
Il fiume Orta
Il fiume, da cui la valle dell’Orta prende il nome, nasce nei pressi di Passo San Leonardo e scorre per circa 40 chilometri a valle lambendo i comuni di Sant’Eufemia a Majella, Roccacaramanico, San Vittorino, Caramanico Terme (da qui incrocia il fiume Orfento, le cui acque si immettono nell’Orta), Salle, Musellaro e infine Bolognano. Giunto da qui al territorio di Piano d’Orta, il fiume si immette nel Pescara.
L’azione erosiva dell’acqua nel corso dei secoli ha creato dei paesaggi naturali spettacolari, con canyon profondi e suggestivi, i cosiddetti “luchi”, divenuti oggi il regno della Lontra, della Trota fario e di altre specie protette come la Salamandra dagli occhiali e l’Ululone dal ventre giallo.
Il canalone dell’Orta del territorio di Salle è inoltre attraversato dal più alto ponte del Centro Italia, meta prediletta degli appassionati di bungee jumping.
La cascata della Cisterna e le rapide di Santa Lucia
Una delle tappe fondamentali nella visita alla valle dell’Orta è senza dubbio la cascata della Cisterna, così chiamata in quanto l’acqua che scende forma una stupenda piscina naturale, che ospita muschi, felci come ad esempio la Capelvenere e altre specie vegetali e animali molto rare.
Il sentiero per raggiungerla è un po’ più impegnativo rispetto a quello che si deve percorrere per recarsi alle grotte, ma è comunque alla portata di tutti.
Per ammirare la Cisterna dall’alto sarà sufficiente recarsi nella piazza principale di Bolognano e proseguire lungo via Fonte Orcina (la cascata è comunque segnalata), altrimenti si può proseguire lungo i sentieri segnalati per raggiungerla e osservarla da vicino.
Fino ad alcuni anni fa i visitatori solevano fare il bagno nella Cisterna, danneggiando il delicato ecosistema interno della piscina naturale. Proprio per questo oggi c’è il divieto assoluto di balneazione.
Tra i punti più spettacolari dell’intera valle dell’Orta vi sono le rapide di Santa Lucia, scolpite per secoli dall’azione dell’acqua del fiume. La forza del corso d’acqua ha scavato canaloni, creato salti e slalom spettacolari, che compongono una sorta di parco acquatico naturale, meta prediletta dagli amanti di sport acquatici come il rafting.
Le rapide sono facilmente raggiungibili da Musellaro o da San Tommaso, seguendo le carrarecce e i sentieri segnalati.
Visitare la valle dell’Orta
Per effettuare una visita guidata della riserva ed accedere anche a quelle aree generalmente chiuse al pubblico (come la Grotta dei Piccioni) è possibile rivolgersi al Centro visite della Riserva, situato negli spazi interni dell’ex scuola materna di Bolognano, oppure ancora alla cooperativa Majambiente, che gestisce l’area insieme al comune.
Come arrivare alla valle dell’Orta
La valle dell’Orta è comodamente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto.
Procedendo in automobile, si consiglia di percorrere l’autostrada A 25 Pescara – Roma, uscire al casello di Torre De’ Passeri/Casauria e svoltare sulla SP 56 in direzione di Salle/Tocco da Casauria. A questo punto bisognerà proseguire sulla SS 5 Tiburtina fino a raggiungere il bivio per Bolognano, immettendosi infine sulla SP 66.
Se il mezzo utilizzato è il treno, si può usufruire della tratta ferroviaria Roma – Pescara e scendere alla stazione di Piano d’Orta – Bolognano.
Anche l’autolinea di trasporti regionali prevede diverse corse durante la giornata che fermano a Bolognano, paese di riferimento per raggiungere la valle dell’Orta.
Curiosità, eventi e prodotti tipici
L’area della valle dell’Orta è conosciuta a livello nazionale e internazionale per la produzione di ottimi vini, venduti ed esportati in tutto il mondo.
Da segnalare anche la produzione di olio extra vergine e di prodotti biologici ad opera delle numerose aziende agricole del territorio.
Ogni anno il borgo di Bolognano e le aree limitrofe diventano protagoniste dell’evento “Cantine Aperte”, che si svolge a fine maggio. All’interno di queste manifestazione si svolge ogni anno il concorso musicale nazionale “Pigro – Cantautori in Vigna”, una manifestazione in ricordo del cantautore abruzzese Ivan Graziani.
Un altro evento che si ripete con cadenza annuale ed è dedicato al prodotto-simbolo dell’area è “Bacco in Musica”, una manifestazione che si svolge al novembre con caratteristiche simili a quelle delle “Cantine Aperte”, che vedono nel connubio tra buon vino e musica dal vivo un’accoppiata vincente sia dal punto di vista turistico (e dunque economico) che dal punto di vista culturale.