La Valle dell’Orfento è una riserva naturale che si trova in provincia di Pescara, per la precisione all’interno del territorio comunale di Caramanico Terme.
Istituita ufficialmente nel 1972, ha una superficie di 2606 ettari ed ospita una grande varietà di paesaggi, che rendono la valle un sito preziosissimo dal punto di vista botanico, speleologico e geologico.
Nel corso degli anni anche le zone adiacenti sono state “poste sotto tutela”, col risultato che oggi l’intera area copre una superficie di 10.000 ettari, andando costituire il cuore pulsante del Parco Nazionale della Majella.
Tante le specie viventi protette che qui trovano un habitat ideale per sopravvivere, tanto che nel 1977 la Valle dell’Orfento è stata inclusa nella rete europea di “riserve biogenetiche”.
Caratteristiche della Valle dell’Orfento
La riserva naturale è caratterizzata da un’escursione altitudinale molto significativa: la parte più “bassa” si trova infatti a 500 metri d’altitudine, mentre l’estremità più in alto arriva a toccare i 2676 metri.
L’attività del fiume Orfento nel corso dei secoli ha ridisegnato il paesaggio, creando bellissimi canyon e favorendo la crescita rigogliosa della vegetazione.
Questi elementi, uniti ai frequenti cambiamenti di esposizione solare, hanno fatto si che si sviluppassero una flora e una fauna uniche al mondo, che possono contare al loro interno molte specie protette o addirittura in via d’estinzione.
La varietà dei paesaggi che caratterizza l’area rende la riserva uno dei luoghi più suggestivi e selvaggi non solo dell’Abruzzo, ma dell’intera nazione. Dagli aridi prati basali ai boschi rigogliosi, passando per ghiaioni scoscesi delle zone più alte che si alternano ad ambienti quasi “lunari”.
Il querceto, la faggeta, la mugheta: ogni altitudine ha il suo paesaggio
La parte più bassa della Valle è caratterizzata dalla presenza di un querceto discretamente popolato, che ospita soprattutto la Roverella.
Tra gli animali è facile incontrare cinghiali, ricci rigogoli, tortore, lodaioli e numerosi invertebrati, mentre la coloratissima flora è composta da Orchidee, Primule, Campanule, Anemoni, Garofani, Biancospini, Rose selvatiche e le immancabili Ginestre, fiori molto presenti in tutto l’Abruzzo.
Risalendo la Valle, a partire da un’altitudine di 800 – 900 metri, la Roverella lascia il posto al Faggio, che prolifera per quasi tutto il resto della riserva, creando fitte aree boschive.
L’immensa faggeta dell’Orfento ospita specie animali preziosissime come l’Orso Marsicano, il Lupo Italiano, il Cervo, il Capriolo e poi ancora altri animali come le Martore, gli Allocchi, gli Sparvieri e i Gatti selvatici.
Nelle piccole radure che si aprono tra i boschi non è raro trovare bellissimi esemplari di Genziana o di Giglio, mentre le zone in cui faggi crescono compatti sono puntellate da viole, ranuncoli e ciclamini.
Salendo ancora in altitudine (oltre i 1.800 metri), il Faggio lascia il posto al Pino Mugo, specie molto particolare che ha le stesse caratteristiche dei pini tipici delle Alpi Orientali, e rappresenta pertanto un fenomeno unico in tutta la catena degli Appennini.
A quest’altitudine si è inoltre registrata la presenza eccezionale del Merlo dal collare e del Crociere, un volatile che si nutre esclusivamente di semi di conifere.
Al di sopra dei 2.300 metri di altitudine la vegetazione si fa rada e l’ambiente diviene più impervio: il paesaggio qui è di tipo lunare ed è per questo che le creature viventi che sono riuscite comunque a stabilirsi qui sono considerate realmente eccezionali.
La Stella alpina appenninica, il Papavero montano, l’Adonide curvata e la Soldanella minima sannitica sono le specie vegetali che caratterizzano la sommità della Valle.
Il fiume Orfento, il Merlo Acquaiolo e la Lontra selvatica
La riserva naturale Valle dell’Orfento è l’unica in tutta la Majella ad avere un corso d’acqua perenne, che crea percorsi naturali suggestivi fatti di cascate, canyon e rivoli.
Il simbolo della riserva è il Merlo Acquaiolo, che lungo le sponde del fiume Orfento trova un habitat ideale per vivere e riprodursi. Cibandosi di larve e piccoli invertebrati acquatici, il Merlo acquaiolo è solito fare dei veri e propri spettacoli acrobatici e delle spettacolari evoluzioni per procacciarsi il cibo affrontando la corrente del fiume.
Nel fiume Orfento vive inoltre una piccola popolazione di Lontre selvatiche, a testimonianza dell’elevata qualità delle sue acque.
Essendo una specie a rischio estinzione, nel 1989 si è deciso di tutelare attivamente questa specie animale e la sua presenza nella Valle attraverso la nascita di un apposito centro chiamato “La tana della Lontra”.
Il centro iniziò inoltre ad allevare lontre con l’obiettivo di immetterle nella riserva, ma purtroppo delle analisi genetiche hanno rilevato che le lontre d’allevamento (per quanto fossero state cresciute nel modo più naturale e selvatico possibile, evitando il contatto diretto con l’uomo) non sono compatibili con le lontre selvatiche del sud Italia.
Pertanto attualmente il centro lavora soprattutto sulla ricerca, per garantire la miglior vita possibile a questi animali.
La Tana della Lontra propone inoltre programmi didattici per le scuole e per tutti i visitatori, ed è vivamente consigliato parteciparvi per chi decide di visitare la riserva.
Reperti storici
All’interno della Valle dell’Orfento si celano anche importanti testimonianze del passaggio dell’uomo, come le caratteristiche capanne a forma di trullo usate dai pastori durante la transumanza, che prendono il nome di Toloi (al singolare Tolos) e i punti di sosta ricavati nei pascoli ottenuti grazie all’abbattimento delle querce.
Particolarmente suggestivi sono inoltre i resti degli eremi in cui soggiornò a lungo il primo Papa dimissionario della storia, Celestino V, che si rifugiò nella Valle con il suo numeroso seguito.
Questi ruderi sono conosciuti con il nome di San Giovanni all’Orfento.
Queste costruzioni sono oggi ben visibili grazie alla fitta rete di sentieri che attraversa la riserva, rendendola accessibile quasi per intero.
Come arrivare alla Valle dell’Orfento
Per raggiungere la Valle dell’Orfento si può passare da Caramanico Terme, borgo adiacente alla riserva, collegato con la Valle dell’Orfento attraverso un ponte, ben visibile dal centro urbano.
Proprio per questo dal paese partono anche molti itinerari escursionistici da fare a piedi.
Per raggiungere la zona in automobile bisogna imboccare l’autostrada A25 in direzione Roma (o in direzione Pescara qualora si venisse da Roma), uscire al casello di Scafa/Alanno e proseguire sulla SS 5 Tiburtina in direzione Scafa, per poi svoltare sulla SS 487 fino a Caramanico Terme.
Venendo da Pescara invece si può evitare di ricorrere all’autostrada imboccando la SS 17 in direzione di Pescara, per poi continuare sulla SS 153 in direzione di Navelli. A questo punto bisogna proseguire sulla SS 5 in direzione di Pescara per poi imboccare la SP 66 verso Bolognano, continuando infine sulla SS 487 fino a raggiungere Caramanico Terme.
Il paese è raggiungibile anche in treno (la stazione di riferimento è Scafa/San Valentino/Caramanico Terme) oppure in autobus con l’autolinea di trasporto regionale.
Curiosità, eventi e prodotti tipici
Nella riserva si organizzano visite guidate e incontri durante tutto l’anno, per vivere da vicino la Valle ed osservare l’eccezionale bio-diversità che la caratterizza.
Proprio per questo l’accesso ad alcune aree è strettamente regolato dall’Ente gestionale, mentre altre zone sono invece percorribili liberamente e senza prenotazione.
Nel maggio del 2013 si è tenuta la prima edizione di “RiservAmica”, la Festa Nazionale delle Riserve Naturali, una giornata dedicata alla natura sotto la guida esperta del corpo Forestale.
Per quanto riguarda i prodotti tipici della zona, l’area della Valle dell’Orfento offre il meglio della tipicità abruzzese: salumi di montagna, formaggi di pecora, arrosticini, dolci della tradizione regionale e liquore alla Genziana.