Le sorgenti del fiume Pescara compongono una Riserva Naturale molto importante per il centro Italia, dato che il sistema sorgentizio del fiume abruzzese è uno dei più grandi e produttivi dell’intera area interregionale.
La grande diversificazione dei paesaggi inoltre, crea numerosi scorci molto interessanti dal punto di vista paesaggistico, con aree che ospitano moltissime varietà di specie animali e vegetali.
Particolarmente numerosa è l’avifauna del posto, con circa 110 specie censite dall’uomo.
Proprio per questo il simbolo scelto per rappresentare le sorgenti del Pescara è la folaga, un uccello acquatico di medie dimensioni dal piumaggio nero e il becco bianco.
La concentrazione di biodiversità rendei l’intera riserva, un’area di grande interesse scientifico, oggetto di ricerche e sperimentazioni volte alla conoscenza e alla salvaguardia dell’ecosistema.
La Riserva Naturale Sorgenti del Pescara appartiene al comune di Popoli (PE), famoso proprio per i corsi d’acqua limpida e la produzione di acqua minerale in bottiglia di ottima qualità, venduta ed esportata in tutto il mondo.
L’area protetta Sorgenti del Pescara
La riserva è stata istituita ufficialmente nel 1986 ed ha una superficie totale di 49 ettari, a cui si aggiungono 86 ha di fascia di protezione esterna.
L’area è caratterizzata dalla presenza di 60 fonti sorgentive, che hanno una portata di circa 7.000 litri d’acqua al secondo.
Le spettacolari polle sorgive che caratterizzano le sorgenti lasciano fluire l’acqua fino a formare uno specchio azzurro che sembra quasi un lago, chiamato Capo Pescara.
Uno dei suoi punti di forza agli occhi dei visitatori è l’accessibilità della riserva, raggiungibile comodamente a piedi con una breve passeggiata dal centro del paese.
Con pochi minuti di camminata è infatti possibile allontanarsi dal centro cittadino per immergersi in un ambiente naturale unico, scrigno straordinario di biodiversità e culla protettiva del bene più prezioso che abbiamo: l’acqua.
L’inquinamento e il colore grigiastro del fiume alla foce qui non esiste: il Pescara nasce da sorgenti di acqua purissima e ricca di sali minerali.
Flora e fauna della riserva
Essendo composta da settori sorgivi, palustri e fluviali, le piante e gli animali che vivono nella riserva possono avere caratteristiche estremamente diverse tra loro, componendo un habitat unico nel suo genere.
La biodiversità in questa zona è alimentata dalla presenza di acqua ferma stagnante, capace di creare una situazione ecologicamente complessa, con tratti di vegetazione che può raggiungere anche il 100% di copertura del terreno.
Le specie vegetali della riserva possono essere totalmente o parzialmente sommerse, radicate nella fanghiglia della palude di Capo Pescara o addirittura fluttuanti sull’acqua.
La conformazione idrogeologica di Capo Pescara particolarmente adatta alla proliferazione di canneti, carici, giunchi, sparganio e ancora, Nasturtietum officinalis. Ythrum Salicaria,, Mentha aquatica, Epilobium hirsutum, Iris pseudacorus, Rumex aquaticus e Thalictrum flavum.
A queste specie tipicamente acquatiche si aggiungono poi le piante dell’area boschiva circostante, delle zone pietrose e delle colline, tra cui si segnalano la Viola hymettia Boiss. et Heldr., il Linum nodiflorum L. e molte altre.
Grazie alle numerose qualità delle acque, la fotosintesi clorofilliana avviene anche a 4 0 5 metri di profondità, garantendo la presenza continua di fitoplancton, fondamentale per alcune delle specie animali che compongono il panorama faunistico della riserva.
L’area più ricca di animali è quella centrale, molto umida e per questo più adatta ad alimentare l’eccezionale biotipo che caratterizza la riserva.
Come già accennato è l’aviofauna a farla da padrone, con una massiccia presenza di razze diverse, alcune delle quali molto rare. Numerose le specie appartenenti alla famiglia dei Rallidi (come la gallinella d’acqua e la sopracitata folgada, simbolo del parco), degli Anatidi (canapiglia, moretta), degli Ardeidi (airone rosso, airone cenerino) e dei Silvidi (forapaglie, cannaiola).
Altre specie tipiche del territorio sono faine, tassi, ghiri, volpi, puzzole, scoiattoli ed altri roditori, e infine anfibi come la stupenda Salamandra Appenninica, chiamata anche Salamandra gialla e nera.
Tra i pesci invece si segnala la presenza massiccia di alcune tipologie di trote, come la Trota Fario e la Trota Iridea, anguille e pesci di grande interesse scientifico come lo spinarello e la rovella.
Attività nella Riserva naturale Sorgenti del Pescara
Essendo un’area facilmente raggiungibile, percorribile comodamente anche da bambini ed escursionisti alle prime armi, la Riserva delle sorgenti del fiume Pescara è spesso oggetto di visite guidate da parte di gruppi e scolaresche.
Grazie alla straordinaria ricchezza del suo habitat inoltre, l’area si presta a studi ed attività di approfondimento volte a stimolare il rapporto con la natura ed approfondire la conoscenza delle sue creature.
L’Ente Gestore dell’area protetta organizza visite guidate durante tutto l’anno, unitamente ad altre attività come le “Giornate di educazione ambientale”.
Le attività prevedono l’apprendimento e la messa in pratica di tecniche di orientamento in natura (bussola, mappe, gps), l’inquadramento geografico della zona, l’osservazione di piante e animali e le escursioni attraverso i diversi sentieri che attraversano la zona sorgiva.
Le gite all’interno del parco hanno generalmente la durata di mezza giornata.
Come arrivare alle Sorgenti del Pescara
La riserva naturale è comodamente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici, grazie alla sua notevole vicinanza con il centro abitato di Popoli.
La zona umida si trova infatti a destra della ferrovia e dell’autostrada Pescara-Roma A125, ed è immediatamente visibile dalla stazione ferroviaria, raggiungibile grazie alla linea Roma –Pescara, che effettua varie corse ogni giorno.
Il casello d’uscita di riferimento è quello di Bussi sul Tirino, da cui si prosegue sulla Strada Statale 5 per Popoli.
Venendo da Roma invece è possibile percorrere il medesimo tratto autostradale, imboccando però l’uscita di Pratola Peligna, per poi proseguire sulla Statale 17 per Popoli.
Se infine si proviene da L’Aquila, si può evitare di ricorrere all’autostrada e usufruire direttamente della Statale 17, che porta direttamente al paese.
Curiosità, eventi e prodotti tipici
A Popoli sorge un centro termale riabilitativo, che offre servizi di riabilitazione a base di acque sulfuree del territorio.
Ogni anno la cittadina di Popoli si trasforma nello scenario di una delle rievocazioni storiche più importanti del centro Italia, il Certame de la Balestra, un mega-evento incentrato sull’epoca del Rinascimento e in particolare sulla storia della famiglia Cantelmo, che regnò sulla regione.
Figura storica centrale di questa rievocazione è quella di Francesco Restaino, settimo conte di Popoli.
Il personaggio di Restaino è turbolento, coraggioso, furbo e particolarmente bellicoso, seppur sempre fedele alla corona di Spagna. Il conte ebbe problemi anche con la stessa famiglia d’Aragona, con la quale si riconciliò proprio a Popoli, in uno storico incontro che ebbe luogo il 22 novembre del 1485 e che vide protagonista Alfonso d’Aragona, figlio del monarca e futuro re di Spagna.
Il Certame della Balestra si svolge nell’arco di una settimana e si compone di diversi momenti: la Sfilata storica, il Cambio della Guardia e la sfida vera e propria tra i Cavalieri, supportati da arcieri e balestrieri.
Un momento molto suggestivo è la Festa dei Quarti: la città di Popoli è suddivisa in quattro zone che sono rispettivamente il Quarto di Attoja, il Quarto di Sant’Anna, il Quarto di Castello e il Quarto di Torre dell’Aja.
A partire dal lunedì della settimana del Certame, i quattro Quarti di Popoli si preparano al giuramento al proprio Capitano, alla selezione della propria squadra di tiro e, alla fine della competizione, ai festeggiamenti finali.
La tradizionale fiera di San Lorenzo diviene a Popoli il Dies Nundinarum, una suggestiva rievocazione in notturna con tanto di cena medievale in costume.
Ogni 15 di agosto invece si tiene la sagra del Gambero e della Trota, molto apprezzata per l’offerta culinaria di qualità.
I gamberi e le trote di fiume sono infatti i prodotti-simbolo della città e solitamente vengono cucinati arrosto o in brodetto.
Per quanto riguarda le carni invece si consiglia ai visitatori di provare gli arrosticini, specialità tipica abruzzese conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.