Le Gole del Sagittario compongono una Riserva Naturale (istituita come tale nel 1997), che compre un’area compresa tra il comune di Villalago e il paese di Cocullo, in provincia de L’Aquila.
La zona naturale protetta è considerata uno dei siti più importanti d’Europa, grazie all’eccezionalità delle sue caratteristiche e alle specie viventi che la abitano.
Sul territorio sono ben visibili le spaccature causate dai movimenti tettonici terrestri, su cui si sono accavallati strati argillosi e distese di rocce calcaree.
In queste crepe si è immesso il fiume Sagittario il quale, lungo il suo percorso attraverso le montagne, ha continuato a scavare per secoli sino a delineare un grande canyon.
La superficie delle gole inizia in corrispondenza della diga di San Domenico, nei pressi dell’omonimo eremo che si trova vicino al borgo di Villalago e termina a pochi chilometri dalle case di Anversa degli Abruzzi, occupando una superficie totale di 450 ettari.
Questi spazi hanno un’altitudine che spazia dai 500 metri sul livello del mare ai 1.500, raggiunti nel punto in cui si trova la vetta del Pizzo Marcello.
La morfologia delle gole è quella tipica generata dall’erosione del fiume, che in milioni di anni di attività ha modellato la roccia carsica sottostante donandole la forma di una “V”.
La riserva naturale ospita inoltre un bell’orto botanico, un museo dedicato alle gole, una grande area pic-nic e un reticolo di sentieri per gli escursionisti.
Storia delle Gole del Sagittario
L’area in cui oggi sorge il canyon del Sagittario anticamente era un fondale marino, che si estendeva per quasi tutto l’Appennino centrale e che fu sommerso dalle acque per oltre 200 anni, a cavallo tra l’era del Cenozoico e il Mesozoico.
In questo lungo periodo si è avuta una quasi costante sedimentazione carbonatica, alimentata soprattutto da coralli e foraminiferi, precedente all’innalzamento delle montagne della catena appenninica.
Sul Pizzo Marcello, la parete a picco più alta dell’intera riserva, sono state ritrovate molte conchiglie fossili, a testimonianza del fatto che la cima una volta era una scogliera.
Flora e fauna delle Gole del Sagittario
Il canyon ospita molte specie animali (alcune delle quali in via d’estinzione) come il Gufo, il il Falco Pellegrino, l’Aquila reale, il Moscardino (una sorta di ghiro di piccole dimensioni), il Lupo italiano, l’Orso Marsicano e molte altre ancora.
La tipica fauna appenninica è quasi completamente rappresentata nell’habitat delle gole: l’unico grande assente è il Camoscio d’Abruzzo, che preferisce altitudini più elevate e boschi differenti.
Anche la flora della riserva è molto variegata e interessante, tanto da annoverare tra le sue fila specie esclusive come il Fiordaliso del Sagittario, che cresce solo in questa zona, la Campanula cavolini e la rarissima Ephedra dei Nebrodi.
I sentieri della riserva
Il CAI (Club Alpino Italiano) ha tracciato alcuni sentieri all’interno del parco naturale Gole del Sagittario.
Il punto di partenza per un’escursione esplorativa che coinvolga i punti più interessanti della riserva è stato individuato nei pressi delle Sorgenti del Cavuto, localizzate a 500 metri d’altitudine.
Qui si trova una vasta area pic nic attrezzata e, all’interno di un vecchio mulino restaurato, un museo dedicato alla storia e alle bellezze delle Gole del Sagittario. Presso le Sorgenti del Cavuto si trova inoltre un grande Giardino Botanico, all’interno del quale i volontari del WWF organizzano laboratori per grandi e piccini e molte altre attività ludico-didattiche.
Da qui attraverso il cosiddetto “Sentiero Geologico numero 18” si giunge al bellissimo borgo fortificato di Castrovalva, frazione del comune di Anversa degli Abruzzi.
Giunti all’incrocio con la Strada Regionale 479 è possibile proseguire tenendosi sulla destra, per raggiungere il “Sentiero degli Aceri” e poi ancora il “Sentiero Floristico”.
Una variante di questo percorso è quella che prosegue verso il centro abitato di Castrovalva fino a raggiungere il Colle di San Michele, sulla cui sommità, a 802 metri d’altitudine, sorge l’omonima chiesa.
Dal cimitero del paesino si può imboccare il sentiero CAI numero 19, che discende sino all’Orto Botanico gestito dal WWF, chiudendo di fatto un percorso dalla forma anulare, che abbraccia per intero le Gole del Sagittario.
Il cammino completo è percorribile in circa 3 ore di marcia, mentre la strada che porta dal Giardino Botanico al Colle di San Michele necessita di un tempo nettamente inferiore, 1 ora e 30 minuti circa di camminata.
Maggiori informazioni sulla riserva e le sue attività possono essere reperite chiamando il numero di telefono 0861/502218 oppure scrivendo all’indirizzo email [email protected].
Come arrivare
Il mezzo più comodo e veloce per raggiungere la riserva del Sagittario è senza dubbio l’automobile. Per arrivare alle Gole bisogna prendere come punto di riferimento il comune di Anversa degli Abruzzi, raggiungibile attraverso l’autostrada A 25 l’Aquila – Teramo, da percorrere sino al casello di Cocullo.
Da li bisognerà imboccare la SP479 in direzione Anversa – Sulmona.
Il paese è dotato anche di una stazione ferroviaria, che rientra nella tratta Roma – Pescara.
Curiosità ed eventi
L’area naturale delle gole del Sagittario ospita ogni anno numerosi eventi legati alla natura, organizzati soprattutto dal WWF e dalle associazioni locali.
Alcuni eventi che si ripetono ogni anno sono l’”inanellamento degli uccelli“, a cui può assistere un piccolo pubblico, e la giornata “Vivere la riserva”, durante la quale guide specializzate si mettono a disposizione dei visitatori per accompagnarli in una visita e illustrare loro i segreti delle Gole.